CENCI & CHIACCHIERE di Carnevale

“A Carnevale , ogni scherzo vale!”   (EN: Anything goes at Carnival time” – FR: “Tout est permit au moment du carnaval”

CENCI e CHIACCHIERE – Sono le  parole  del giorno. Parola numero 1: In italiano CENCIO è il  nome popolare/familiare usato per pezzo di stoffa senza valore (un panno senza valore) . È una parola usata soprattutto in Toscana nel linguaggio di tutti i giorni.

(It’s our  Word of the day, CENCI in Italian is any piece of fabric with no  value, a rag. It is an old word still used in everyday language in Tuscany. )

Per esempio: Un cencio per pulire il pavimento o per togliere la polvere (spolverare)

EN: a cloth for dusting a rag for cleaning/FR: un chiffon pour épousseter ou nettoyer

“Fare il cencio”(EN: In Tuscany means fainting/ FR: s’évanouir )

L’ho visto fare il cencio e cadere per terra !

Sei pallido come un cencio! – (when someone is really pale- EN: you’re pale as a sheet /FR: tu es pâle comme un drap)

A Carnevale

A Carnevale i CENCI sono soprattutto dolci tipici (sottile pasta fritta o cotta in forno, coperta di zucchero, tagliata in forma di rombi o strisce) che, una volta cotti, ricordano dei pezzi di stoffa, come dei fazzolettini (piccoli fazzoletti). Anche se si mangiano in tutta Italia, come al solito, hanno nomi diversi nelle diverse regioni.

E così, i cenci di Siena e Firenze sono conosciuti come frappe a Roma, chiacchiere, bugie, crostoli o galani al Nord.

Le origini?

L’origine delle chiacchiere risale a quella delle frictilia, dolci fritti nel grasso che nell’antica Roma venivano preparati proprio durante il periodo dell’odierno Carnevale

La base è un impasto di farina, burro, zucchero, uova e un liquore come il marsala, la sambuca, il vinsanto o la grappa. Successivamente l’impasto viene tagliato a strisce e ci sono due modi di cuocerli: fritti o in forno.   Infine si spolvera con zucchero a velo o, secondo alcune varianti, possono anche essere coperte da mieleCenci di carnevale: ricetta toscana | Ricami di pastafrolla

 “Chiacchiere” 

CHIACCHIERE (pron. ki-a-ki-e–re)  sono conversazioni leggere, per esempio le chiacchiere tra amici. Questa è la seconda parola del giorno. Trovate una spiegazione anche QUI

chiacchiere-saluti

 

“Fare (due o) quattro chiacchiere” è un’espressione molto usata , Per esempio: “prendiamo un caffè e facciamo quattro chiacchiere?”

Il verbo è CHIACCHIERARE; CHIACCHIERONE: (pron. ki-a-kie-ro-ne) una persona che ama parlare  molto .

EN: Chatter / FR:Bavardages

Tra i vari nomi dei dolci di Carnevale, Chiacchiere è il mio nome preferito . Ma perchè si chiamano “Chiacchiere ” e anche “Bugie”?

La leggenda

Racconta la leggenda che a Napoli, la regina Margherita chiese al cuoco di corte (Raffele Esposito) un dolce per accompagnare le chiaccherate pomeridiane (del pomeriggio) con i suoi ospiti. Da questo il simpatico nome arrivato fino a noi.

Le chiacchiere, inoltre , non sono sempre verità, qualche volta diciamo anche qualche “bugia” per impressionare i nostri amici! (da cui il nome bugie, lies in inglese, mensonges in francese).  Come sappiamo bene noi italiani che siamo molto  chiacchieroni, una chiacchiera tira l’altra ….

A proposito di Chiacchiere

Chiacchiere con Chiara

Conoscete il Podcast Chiacchiere con Chiara?

Ogni due settimane un appuntamento con la Dolcevita e delle interviste con persone di ispirazione che raccontano la loro avventura con la lingua italiana  e come “imparare una nuova lingua è vivere una vita nuova” .

Chi parla più lingue , vive più vite.     Buon ascolto!

 

 

 

 

 

 

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