Terremoti della storia a Siena : GLOSSARIO
Un SISMA / Una SCOSSA DI TERREMOTO/Un Terremoto ( EN: earthquake/ FR: tremblement de terre) – SISMICO (aggettivo : evento sismico)
La BICCHERNA: la Magistratura finanziaria del Comune di Siena nel Medio Evo Tavole di Biccherna : nome delle copertine di legno dipinte a mano dei registri delle finanze del Comune di Siena
La MAGNITUDO= unità di misura per i terremoti, Magnitudo (lat. Grandezza)
“Essere di casa” = essere già ben conosciuto/frequente.
Una scia sismica (EN: seismic wake/FR: sillage sismique)
Febbraio con terremoto a Siena
Dalla serata dell’ 8 febbraio 2023, la città di Siena ha avuto una serie di eventi sismici per vari giorni. Il terremoto di magnitudo maggiore, il primo della sequenza, è avvenuto circa alle 22, di intensità 3,5 gradi della scala Mercalli, ed è stato nettamente avvertito dalla cittadinanza.
Abbiamo avuto molta paura e tutti siamo scesi in strada. Era notte e faceva molto freddo. Molti hanno dormito in macchina, altri, come me, hanno dormito vestiti sul divano del salotto con la borsa di emergenza pronta. Con nel cuore le immagini del terremoto in Turchia, non era possibile stare tranquilli.
Ho sempre nei miei pensieri le mie care studentesse dalla Turchia. Grazie per i vostri messaggi, se mi leggete, Ulgen, Mia, ricordate che siete sempre con me!
Il senso di comunità
Questo mi ha fatto pensare molto. A quanto siamo piccoli di fronte la forza della natura e a quanto sia importante il “senso di comunità”. A Siena questo sentimento è sempre stato molto forte. In questa occasione ho apprezzato ancora di più le persone che stavano unite, che si aiutavano che si rassicuravano e davano coraggio ai più deboli.
Le coperte, il tè caldo, gli abbracci… era bello non essere soli.
In Piazza del Campo tutti gli abitanti del centro storico si sono riuniti, sembrava il Palio! Non che il Campo fosse il posto più sicuro forse ..ma era l’unico spazio aperto dove ritrovarsi.
I Terremoti nella storia di Siena
Così, più tardi mi sono documentata: il terremoto a Siena non arriva completamente inaspettato. Grazie al cielo (EN: Thank goodness!/FR:Dieu Merci!) non si può quasi dire che sia “di casa”.
La città di Siena non ha per fortuna una frequente storia di terremoti, grazie alle fondamenta costruite su un terreno di tufo ( EN:tuff soil/FR: sol de tuf), molto elastico.
Tuttavia (EN: However/ FR: Toutefois), la città ha una storia sismica nel passato, conosciuta a partire dal 1320 (anno del primo terremoto noto nei documenti storici) e caratterizzata da scosse che nel corso dei secoli non hanno mai raggiunto intensità distruttive.
Nella storia di Siena dopo il 1320 ci sono due grandi episodi documentati in pitture e documenti scritti
1) Il terremoto del 1467, raffigurato in una notissima “tavoletta di Biccherna” che mostra la città abbandonata dagli abitanti andati a vivere in tende e capanne fuori dalle mura.
Figura – Francesco di Giorgio Martini (attr.), La Madonna protegge Siena in tempo di terremoti (1467), Archivio di Stato di Siena, Museo delle Tavolette di Biccherna.
2) Il terremoto del 26 maggio 1798. Quasi tutti i palazzi, chiese e conventi della città, come anche le case di comune abitazione, subirono danni più o meno gravi . (EN…suffered more or less serious damage/FR… subi des dommages plus ou moins graves)
I restauri andarono avanti per alcuni anni. Il Duomo, gravemente danneggiato, rimase chiuso per tre anni.
Una bella pittura fu realizzata come voto (ringraziamento alla Madonna) dopo l’evento e potete vederla nella Chiesa di San Raimondo al Refugio.
Il Tabernacolo di ringraziamento nel Campo
Ma un‘altra interessante testimonianza è proprio (EN: right in the square / FR: juste sur la place) in Piazza del Campo: un tabernacolo (tabernacle) chiamato “La Madonna dei Terremoti”.
Cercatelo in Piazza la prossima volta che siete a Siena!! (EN: Do look for it next time you are in Siena! /FR: Cherchez-le sur la Piazza la prochaine fois que vous irez à Sienne !!)
All’angolo (EN: at the corner/FR:au coin) tra l’inizio del Casato e il Chiasso del Bargello, il tabernacolo fu collocato nel 1746 al posto di un affresco che era stato danneggiato.
Il nome “Madonna dei Terremoti” si deve al fatto che “in seguito ai terremoti del maggio 1798 la cornice di stucco andò distrutta e gli abitanti della zona, in segno di ringraziamento per non aver subito danni gravi, decisero di mettere l’immagine in una nuova cornice di travertino” (EN: travertin frame/FR: cadre en travertin).