Pensieri & Caffè- Il Nome delle Cose -16 bis

Pensieri & Caffè _ il Nome delle Cose :  Stamattina non trovavo la mia Moka ed ho chiesto alla “mia dolce metà” *dove fosse la caffettiera.
Lui mi ha mostrato nel mobile la caffettiera a pressione, che in Italia chiamiamo anche la caffettiera francese. Ho capito che la parola “caffettiera” per me era una cosa e per lui tutta un’altra.Che tipo di caffè per la pressa francese? :: Green Plantation

*(In italiano usiamo in modo familiare , o anche ironico, l’espressione ” dolce metà” per dire il partner, il compagno, la compagna o il marito o la moglie)

E allora ho pensato che, non solo, lingua e parole sono in continuo movimento e trasformazione, ma anche che c’è una parola per ogni cosa. Ad ogni parola corrisponde qualcosa di reale che possiamo toccare, vedere, oppure sentire con le mani o… il cuore!
In breve, Ciò che non ha un nome, non esiste!

Parole a rischio di estinzione

Parole dimenticate, desuete, curiose, particolari – Il Grifone, l'artiglio, la penna e la forchetta
Proprio per questo è così importante dare un nome alle cose (e ai sentimenti). Se smettiamo di usare delle parole, mettiamo a rischio di estinzione tutte le realtà a cui corrispondono!
Forse è per questo che, in un quaderno, raccolgo le parole “fuori moda”, quelle che non si usano più, in disuso e a rischio di scomparsa.
Bisogna lottare per mantenere in vita tutte le piccole e grandi cose a cui ognuna corrisponde.
Le parole dimenticate: quante ne conosci?

È lapalissiano che tu sia sciamannato!!!” – Immaginate se parlassimo così ogni giorno!!

Sarebbe strano, molto strano, vero?  Ma non più di tanto, perché queste strane parole, in fondo, sono semplicemente parole italiane finite nel dimenticatoio. ( posto per cose dimenticate : a place for collecting forgotten things

E non è tutta colpa nostra. Si sa, le lingue cambiano, si evolvono, si rinnovano e molto spesso alcune lasciano il posto ad altre più semplici e dal fascino più contemporaneo.
Noi, però, a queste parole desuete (obsolete/ obsolète) vogliamo dare una seconda occasione.    Sì, perché la nostra è una delle lingue più belle e amate al mondo e non dovremmo dimenticarla così facilmente.

Lo scopo, allora, non è soltanto quello di ricordarci quanto la nostra lingua sia stata, nel passato, tanto straordinaria! Ma anche di spolverare (dust/ épousseter) il dizionario e tornare a utilizzare qualche vocabolo del passato.

Parole desuete

Chiara-s-Tuscany

Sappiamo che non vedete l’ora di far strabuzzare gli occhi a qualcuno. Cominciamo!
Strabuzzare: Verbo- per esprimere stupore, sorpresa.   Usato come strabuzzare gli occhi, aprirli in modo tale che sembrano uscire dalle orbite. (L’espressione “strabuzzare gli occhi” in italiano corrisponde in inglese a “to widen one’s eyes in surprise,” mentre in francese si può tradurre con “écarquiller les yeux.” )

Sciamannato: Aggettivo o sostantivo maschile. Si dice di persona sciatta, trasandata ed estremamente disordinata. (Unkempt/ Négligé)

Lapalissiano: Aggettivo: chiaro, evidente, ovvio, scontato, indiscutibile, inequivocabile,  “Lapalissiano” è un termine che in italiano descrive qualcosa di talmente ovvio da essere quasi banale, una verità che non ha bisogno di essere dimostrata. In inglese, si potrebbe tradurre con “truism” o “self-evident truth,” mentre in francese il termine deriva direttamente da “lapalissade,” che ha lo stesso significato.

Trasecolare : Verbo intransitivo. Deriva dall’espressione “essere fuori dal secolo” (lett.”aver perduto l’intelletto” Treccani). “Rimanere sbalordito”, stupito. Viene usato anche in senso scherzoso. (In inglese, “dumbfounded” o “astonished”. In francese, il corrispondente sarebbe “stupéfait” o “abasourdi”.)

Smargiasso: Sostantivo maschile. “Eh sì, è proprio un gran smargiasso!“. “Spaccone”, arrogante, presuntuoso. Può essere utilizzato anche come aggettivo. ( In inglese, una traduzione adatta potrebbe essere “show-off” o “bragger,” mentre in francese si potrebbe usare “fanfaron” o “vantard.”)   Il termine ha una connotazione piuttosto negativa, indicando qualcuno che si fa notare in modo eccessivo per mettersi in mostra.

Luculliano : Aggettivo  per descrivere qualcosa di estremamente ricco, lussuoso, abbondante, soprattutto in riferimento a un banchetto o a una festa. Deriva dal nome del generale romano Lucio Licinio Lucullo, famoso per le sue sontuose cene. (In inglese, si potrebbe tradurre come “luxurious” o “sumptuous,” mentre in francese la traduzione sarebbe “lucullien,” che ha lo stesso significato di opulenza e grande abbondanza.)

Abbacinare: Verbo transitivo. Letteralmente “rendere cieco”. Anticamente si usava avvicinare un corpo rovente agli occhi, come forma di tortura. “Accecare” anche in senso figurato: “illudere”.(n inglese, una traduzione potrebbe essere “to dazzle” o “to blind temporarily.” In francese, invece, il termine corrispondente è “éblouir.”)

Gaglioffo: Aggettivo e sostantivo maschile. “Buono a nulla”, “cialtrone”, “sciocco”. Proprio di chi si atteggia goffamente in modo presuntuoso.  (In inglese, potrebbe essere tradotto con “rascal” o “scoundrel,” . In  francese una traduzione adatta potrebbe essere “escroc” o “canaille,” che indicano qualcuno di poco affidabile o con tendenze disoneste.)

Meditabondo
Aggettivo. Chi è “assorto” nei propri pensieri., riflessivo, pensieroso. (In inglese, una traduzione potrebbe essere “pensive” o “thoughtful.” In francese, si potrebbe usare “pensif” o “réfléchi” )

Questo non è che un piccolo elenco!! Ne conoscete altre?

Da leggere Il Dimenticatoio- Dizionario delle parole perdute 

 

 

 

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