Dolce Siena : Le COPATE – Tra la grande produzione di dolci natalizi che caratterizzando la città toscana,(panforte, ricciarelli) oggi scopriamo un’altro dolce della tradizione senese poco conosciuto.
Le copate, sono uno dei tanti dolci senesi natalizi, oggi quasi dimenticato. E pensare che era uno dei simboli del Natale senese! Esperti indicano l’origine delle copate dai pamparigi, un dolce senese molto antico caratterizzato da cialde di sfoglia biscottata.
Dolcezze di Toscana
Storia e origini : Nel libro “Dolcezze di Toscana” di Giovanni Righi Parenti, illustre enogastronomo senese, l’autore non è d’accordo. Secondo lui, l’origine non è affatto senese.
Parenti smentisce che il nome abbia origine dal latino copata, ovvero accoppiata . Lui sostiene che viene dall’arabo qubbaita, cioè dolce di mandorle, e a conferma della sua ipotesi, trova vari dolci con un nome simile in Sicilia, la cubbaita, la cupeta in Calabria, in Abruzzo e nel Molisano, quasi come una lunga strada prima di arrivare a Siena.
Bianche o Nere : In cucina con le monache
A Siena le copate sono nate nei conventi delle monache, specialmente le Carmelitane, dove fioriva la pasticceria più raffinata e si trovano, oltre che a Siena, in varie altre località italiane.
Le copate bianche o nere sono fatte con un preparato di miele, noci , e anice racchiuso tra due ostie , due dischi di farina di grano.
A Siena, nelle copate bianche, sono state aggiunte mandorle tritate e tostate. La ricetta originale di questo dolce è, però, quella delle copate nere, con l’impasto fatto solo di miele bruno per la lunga cottura e frutta secca (mandorle e noci) tritata (a cui si è aggiunto, nel Settecento, il cacao).
Attualmente in commercio si trovano solo le copate bianche, dove le mandorle sono legate da un impasto di miele e albumi e sono abbastanza difficili da trovare.
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Traduzione in Inglese sotto
(EN) The COPATE of SIENA
Discovering Another Sweet of the Sienese Tradition
Let’s explore another traditional dessert from Siena: the copate, one of the many Christmas sweets from Siena, now almost forgotten. It’s hard to believe that it was once one of the symbols of Sienese Christmas! Experts trace the origin of the copate back to pamparigi, a very ancient Sienese dessert made with wafers of baked puff pastry.
In his book “Dolcezze di Toscana” (Sweets of Tuscany), Giovanni Righi Parenti, a renowned Sienese food expert, disagrees with this theory. According to him, the origin of the copate is not at all Sienese. Parenti denies that the name comes from the Latin copata, meaning “coupled.” He believes it comes from the Arabic qubbaita, which refers to an almond sweet. To support his hypothesis, he points to similar sweets with names like cubbaita in Sicily, cupeta in Calabria, Abruzzo, and Molise—almost like a long journey before reaching Siena.
The Origins of the Copate
The History and Influence of Religious Convents
In Siena, the copate were created in the convents by nuns, especially the Carmelites, where the finest pastry-making flourished. Today, these sweets can be found not only in Siena but in various other parts of Italy as well.
White or Black Copate
Two Varieties of a Traditional Treat
The copate, both white and black, are made with a mixture of honey, walnuts, and anise, sandwiched between two thin wafers of flour dough. In Siena, the white variety includes toasted and chopped almonds. However, the original recipe for this treat is that of the black copate, which is made with dark honey (due to the long cooking process) and chopped dried fruits (almonds and walnuts), and it also includes cocoa, which was added in the 18th century.
The Current State of Copate
The Challenge of Finding These Sweets Today
Today, only the white copate are commercially available. These are made with almonds bound together by a mixture of honey and egg whites, but they are relatively difficult to find.